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Visualizzazione dei post da marzo, 2016

La co2 a bassa pressione in acquario - Introduzione

Ciao ragazzi... allacciate bene le cinture di sicurezza... si parte sarà un argomento interessante! Chi segue la co2 fai da te da anni e si ricorda come è nata la "formula", sa che inizialmente si sperimentò la co2 senza gel. In pratica si trattava semplicemente di prendere una bottiglia di acqua o bibita gassata, forare il tappo, inserire un tubicino, sigillare con colla per evitare perdite... e via, diffusore e co2 in acquario C'era un problema però! La reazione era insatabile, partenza forte, tanta co2 subito, a seconda della ricetta pure troppa, ma soprattutto la co2 prodotta durava poco. Pensando che il problema derivasse dal fatto che i lieviti avessero lo zucchero tutto disponibile e subito, ci si inventò qualcosa che facesse in modo di somministrare lo zucchero lentamente e gradualmente, aumentando così la durata della produzione di co2. Ecco che nacque l'idea di utilizzare il gel. In realtà, secondo me, si è sempre sbagliato a non tenere in

Quando usare la co2 in acquario vantaggi e svantaggi

La co2 in acquario, bel tema... sopravvalutato però secondo me Vediamo, la prima domanda che a chiunque sorge spontanea, soprattutto alle prime esperienza da acquriofilo è: la co2 in acquario è indispensabile? La risposta è: si, no... forse Ok... direte voi, grazie... cambio blog! NO dai... aspetta un attimo ehehehehe Il motivo è semplice, ve lo illustro. Mettiamola così... per far crescere le piante la co2 in acquario è indispensabile? La risposta è no Ho coltivato spesso piante in acquario senza co2 e le piante crescevano bene, ovvio più lentamente... ma crescevano bene. Da una parte potrebbe pure essere un vantaggio, meno potature e meno interventi quindi destabilizzanti in acquario. Il problema vero però in acquario non è questo, ma il crollo del KH se non si usa co2 in acquario con tante piante. Perchè?... perchè le piante hanno bisogno di carbonio più di ogni altra cosa per crescere, e se non hanno carbonio assimilabile dalla co2 le piante effettuano la d

Luce acquario led e lampadine cinesi contro neon

Alla luce della mia esperienza fino ad ora... posso dire che ancora i neon e la luce fluorescente in acquario è imbattibile! Ma vediamo di approfondire meglio il discorso. Come ideatore di un blog e di un sito web dedicato alla realizzazione di acquari a basso costo, potevo secondo voi non sperimentare il fattore "led" in acquario? Certo che no. Data poi la totale confusione che ancora pervade le nostre teste su questo argomento, volevo dare anche la mia opinione e la mia esperienza al riguardo. Sulla base anche del precedente post che ho scritto, dove invito a considerare sopratutto la copertura della luce, piuttosto che la potenza... ho voluto sperimentare la luce prodotta da 2 lampadine a led in acquario per vedere le impressioni che avrei avuto. In pratica speravo di poter affermare che i led potevano tranquillamente sostituire i neon in acquario in modo definitivo, avendo anche magari un bel risparmio in bolletta per quanto riguardava il consumo derivato d

Luce acquario quanti watt litro w/l? potenza e copertura

Un argomento che ritengo molto interessante, la luce in acquario Molto spesso ci si chiede se la luce in acquario sarà sufficiente per coltivare alcuni tipi di piante in acquario La domanda e le riflessioni, troppo spesso però, si concentrano esclusivamente sulla potenza: quanti watt per coltivare le rosse? quanti watt per far crescere bene il pratino? Spesso si fa riferimento a formule tipo 0,5 watt/litro, 0,7 watt/litro ...basteranno? Quello a cui invece si fa meno attenzione è la copertura Infatti molto più importante della potenza, è quanto una luce riesce a distribuire la potenza in modo uniforme. Non è un caso allora che in acquario si faccia spesso uso di neon lineari, proprio perchè garantiscono una maggiore distribuzione della luce. Questo non significa che lampadine compact flash, ad esempio, non vadano bene... si può ottenere buoni risultati anche con quelle se ben distribuite. Sta di fatto, che ha parità di wattaggio, risulti molto meglio u

Il riscaldatore in acquario serve? se ne puo' fare a meno?

Bene, oggi volevo affrontare l'argomento riscaldatore, che e' molto piu' interessante di quanto possa sembrare Ovviamente, secondo la filosofia del blog, vi dico subito che non solo e' possibile evitarlo... in alcuni casi e' meglio non averlo La cosa, come vedrete piu' avanti non e' assolutamente legata ad un banale fattore di rispormio economico, ma e' legata ad un fattore che donera' maggiore salute ai pesci e agli altri animali della vasca. Come molti sapranno i pesci, a differenza dei mammiferi (ad esempio), sono animali a sangue freddo. Cosa significa di preciso? Che la temperatura del corpo segue la temperatura dell'ambiente, e' questo che regola il loro metabolismo. In estate, con temperature alte, mangiano molto, si muovono come schegge e si riproducono di continuo. In inverno, con temperature piu basse, il loro metabolismo rallenta e tendono ad essere piu statici, hanno anche meno appetito. Molti pero' purtroppo no

Come può funzionare un acquario con solo un filtro meccanico?

Nel post precedente immagino che alcuni si saranno chiesti come puo' in un acquario piuttosto affollato essere sufficiente un piccolo filtro meccanico La risposta si trova nel libro di Diana Walstad "Ecologia dell'acquario di piante", che invito tutti a leggere, anche se purtroppo oggi si trova solo in lingua originale, inglese Nel libro vengono scardinate molte delle convizioni acquariofile che duravano da decenni... e' pò come aver scoperto all'improvviso che la terra non era quadrata! Ovviamente ogni dichiarazione e' supportata da esperimenti e test "scentifici" che confermano le dichiarazioni stesse. In questo caso la scoperta rivoluzionaria e' stata che le piante non assorbono direttamente nitrati, come si era sempre pensato, ma ammonio e ammoniaca. Quando non dispongono di ammonio e ammoniaca direttamente, trasformano i nitrati presenti in acquario di nuovo in ammonio/ammoniaca e li assorbono. Vanificando cosi' il lavor

Come avere "tanti" pesci in acquario

La foto sopra e' di un mio acquario di 80 litri circa con solo un filtro meccanico in cui allevavo poecilidi, i classici platy, guppy, molly baloon, black molly... molti di voi sapranno che sono pesci molto prolifici, ed infatti erano diventati decine e decine... Ma perche' un sistema come questo "regge" anche con tanti pesci? La parola magica e' allevamento, non perche' siccome sono nati e cresciuti nel tuo acquario sono piu' fighi e allora sporcano meno. Il punto e' che allevare significa appunto far nascere, far crescere e portare di nuovo alla riproduzione gli esemplari diventati adulti. Questo processo avviene in contemporanea allo sviluppo dell'ambiente intorno, che comprende piante, altri organismi e batteri. L'ambiente in questo caso si sviluppera' insieme allo sviluppo dei nuovi pesciolini nati in acquario, i batteri cresceranno in sintonia con l'aumento dei pesci, che sporcheranno maggiormente e forniranno alimenti

Acquario armonico con piante e pesci

Cosa succede invece nell'acquario suggerito da Konrad Lorenz o dalla Walstad? Piu o meno quello che succede in un ecosistema naturale, o almeno, se non altro, segue le stesse regole e gli stessi principi. L'acquario viene quasi completamente lasciato a se stesso, il nostro compito principale diventa quello di cercare di capire cosa succede al suo interno, come interagiscono gli animali con l'ambiente, compreso microrganismi e gasteropodi. La prima cosa da capire e' che ogni ecosistema tende a trovare da solo il proprio equilibrio, proprio anche in funzione degli animali e delle piante che lo abitano. E' come la forza di gravita', puoi contrastarla, ma appena "lasci" ti richiama a se. Immaginate una pallina che rotola lentamente lungo una lieve discesa, prima o poi si fermera' e trovera' la stabilita'... e' solo questione di tempo e di quanto e' lunga la discesa... In un acquario alla Walstad quella "pallina"

Acquario con troppi pesci problemi

Ma facciamo un esempio concreto di un acquario di dimensioni non adeguate con troppi pesci, inseriti quasi subito e senza criterio. Che cosa succederà? Servirà un filtro biologico, perchè generalmente si pensa che le piante siano difficili da gestire, servano l'impianto di co2 e i fertilizzanti, oltre alla luce forte, da sostituire con neon specifici per acquariofilia ogni 8 mesi. Ovviamente vedremo che non è proprio così. Ma torniamo al filtro. Sarebbe meglio sovradimensionato, il carico dei pesci è notevole... Se il filtro funziona bene ci saranno comunque eccessi di nitrati, che dovremo smaltire con copiosi cambi d'acqua. In genere tagliando l'acqua di rubinetto con osmosi, solo perchè il negoziante ce l'ha detto, per raggiungere i "valori ideali" ...magari con un fritto misto di pesci, bah Ci sarà poi da sifonare il fondo, i pesci sporcano molto, nonostante il filtro sovradimensionato, sarebbe meglio togliere lo sporco. In un acquario con

Cambi d'acqua, osmosi, sali, sifonature, batteri, biocondizionatori

Ma quindi questo primo acquario pieno di forme, colori e movimento si può fare? Il problema è proprio qui, si ... si può fare! E allora perchè dici che è un problema? Perchè si può fare, ma a patto che tu faccia cambi d'acqua schematici e programmati, che sifoni il fondo sempre in modo programmato, che pulisci il filtre ogni 2 settimane, che usi il biocondizionatore,  che inserisci la resina anti nitrati, antifosfati, che fai un ciclo di carbone attivo, che inserisci batteri all'inizio e ad ogni cambio dell'acqua, che fertilizzi secondo questa tabella, poi serve la co2 e devi ricaricarla, sabbia e fondo fertile è obbligatorio, acqua di osmosi... poi vediamo... ogni volta che torni in negozio ti aggiorno dai E' l'equilibrio instabile di cui parlavo nei precedenti post, interventi esterni a fare in modo che l'equilibrio, di un sistema sovraccarico fin dalla partenza, si mantenga E' la nave in tempesta, che nonostante tutto galleggia Il punto

Forme colori e movimento in acquario

Quindi la colpa è soprattutto dei neofiti che si avvicinano all'acquariofilia in modo errato. Vediamo perchè... Quali sono i desideri che attirano generalmente chi si avvicina per la prima volta all'acquariofilia? In genere si desidera un acquario che sia ricco di: Forme Colori Movimento e tutto si traduce in: Forme = pesci grandi Colori e movimento = tanti pesci e di specie diverse Purtroppo non finisce qui, tutto questo, se possibile, in acquari non troppo grandi, perchè non abbiamo spazio in casa. E non finisce neppure qua... Ci piacerebbe vedere forme, colori e movimento il prima possibile, insomma, non vediamo l'ora di poter ammirare i nostri bei pesciolini nuotare nel nostro acquario finito! Come detto anche nel post precedente, non c'è niente di male in questo, è comprensibile, ed io stesso ero animato dalle stesse emozioni, quando ho cominciato. A questo punto entrerete nel negozio di acquari di fiducia. Se con la coda dell'occ

L'acquario stabile funziona, l'acquario instabile può funzionare!

L'acquario stabile, quello della wastald e quello di Konrad Lorenz funziona perchè l'equilibrio viene assecondato fin da subito e raggiunto secondo un metodo naturale. Il rispetto dei tempi, la biodiversità e la graduale immissione di animali all'interno dell'acquario garantisce un rapido però raggiungimento dell'equilibrio, che durerà nel tempo. Il problema nasce dal fatto che anche un acquario instabile, quello tradizionale, consigliato dal negoziante al neofita, può funzionare... proprio come una nave in un mare in tempesta può continuare a galleggiare. Il problema è che io non vorrei essere a bordo! Il punto però è: perchè generalmente il negoziante di acquariofilia (non tutti, ma quasi) consigliano un modo errato di cominciare un acquario? No aspettate, so gia cosa mi risponderete... PER SOLDI! In parte, ma la colpa non è solo loro, tutt'altro. In realtà la colpa principale ce l'hanno proprio la maggior parte delle persone che si avvicin

Equilibrio stabile ed equilibrio instabile

Il motivo per cui lorenz e la walstad dicono una cosa e la realtá acquariofila di oggi sembra dimostrare il contrario... é perchè esistono diversi equilibri e di conseguenza diverse tipologie di acquari. Esiste ľequilibrio stabile e ľequilibrio instabile... per cui esistono acquari tendenzialmente stabili e instabili. Ľacqurio di lorenz e quello della walstad sono acquari tendenzialmente stabili, quello che generalmente vi consiglierá di fare il negoziante, la prima volta che entrerete in un negozio di acquari... sará tendenzialmente instabile Vediamo perché... non perdete il prossimo post!

Che cos'é ľacquariofilia?

Konrad lorenz, nel suo ľanello di re salomone diceva: ľacquario, una cosa che non fa danni! La Walstad dice che il suo miglior acquario è nato da solo, dimenticando una vasca con delle potature sul davanzale della finestra Eppure se si entra in un negozio di acquari oggi, non sembra tutto cosí semplice, e di danni, almeno al portafogli, ľacquario sembra farne molti... Come mai? Cosa è successo?... forse konrad lorenz si sbagliava? Continua nel prossimo post, non perdetelo!

Acquario senza filtro... possibile?

Prima di cominciare cerchiamo di capire cosa si intende per filtro Generalmente quando si parla di filtro acquario si intende un filtro sia meccanico che biologico. Il filtro meccanico in genere si identifica con una spugnetta o la lana di perlon. Serve a togliere le impurità grossolane dall'acqua, le particelle in sospensione che spesso rendono l'acqua torbida Il filtro biologico invece è identificato dai cannolicchi, le bioballs o altro materiale che permette, grazie alla propria porosità, la colonizzazione da parte dei batteri. Questo filtro trasforma chimicamente le sostanze tossiche in sostanze meno tossiche. Quando si dice acquario senza filtro, in genere ci si riferisce ad un acquario senza filtro biologico Quindi si, un acquario puo NON avere un filtro biologico, anzi alcuni acquari funzionano meglio senza un filtro biologico... con soltanto un filtro meccanico Perche? Perche filtro biologico e piante vanno in conflitto... si nutrono di ammonio