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La co2 a bassa pressione in acquario - Introduzione


Ciao ragazzi... allacciate bene le cinture di sicurezza... si parte

sarà un argomento interessante!

Chi segue la co2 fai da te da anni e si ricorda come è nata la "formula", sa che inizialmente si sperimentò la co2 senza gel.

In pratica si trattava semplicemente di prendere una bottiglia di acqua o bibita gassata, forare il tappo, inserire un tubicino, sigillare con colla per evitare perdite... e via, diffusore e co2 in acquario

C'era un problema però!
La reazione era insatabile, partenza forte, tanta co2 subito, a seconda della ricetta pure troppa, ma soprattutto la co2 prodotta durava poco.

Pensando che il problema derivasse dal fatto che i lieviti avessero lo zucchero tutto disponibile e subito, ci si inventò qualcosa che facesse in modo di somministrare lo zucchero lentamente e gradualmente, aumentando così la durata della produzione di co2.

Ecco che nacque l'idea di utilizzare il gel.

In realtà, secondo me, si è sempre sbagliato a non tenere in considerazione i lieviti. E' come se ad un certo punto, avessimo imboccato al bivio, il sentiero sbagliato...
Perchè?

Perchè molti, forse tutti, hanno sempre considerato il seguente aspetto, sbagliando: non importa la quantità dei lieviti inseriti, perchè tanto i lieviti si riproducono.
Quindi inserire più o meno lieviti farà solo partire prima o dopo la reazione, per il resto non cambia nulla.... per cui non si è mai dato troppa importanza alla quantità di lieviti da inserire nella ricetta per la produzione di co2 a gel fai da te.

Niente di più sbagliato.
Per confermare la mia ipotesi ho studiato un pò come funziona la fermentazione della birra e del vino.
I lieviti è vero che si riproducono, ma solo inizialmente nel nostro caso, fino a quando dentro la bottiglietta è presente ossigeno.
Finito l'ossigeno cominciano a produrre co2 e a sopravvivere.

In sostanza, per semplificare, i lieviti smettono di riprodursi perchè non ci sono più le condizioni ottimali per riprodursi e passano alla fase di sopravvivenza.

Come ogni organismo sulla Terra, noi compresi, se non ci sono le condizioni ideali per la vita, non pensiamo a mettere su famiglia, ma pensiamo a sopravvivere ed a procurarci il cibo.

Quindi i lieviti, finito l'ossigeno nella bottiglietta, rimangono pressochè stabili come numero e cominciano a produrre co2

Ecco che partire e trovare la giusta quantità di lievito di birra è fondamentale, sia per trovare una ricetta che ci permetta di produrre la quantità di co2 necessaria a seconda della dimensione dell'acquario, sia per la durata della produzione stessa.

Ovviamente il metodo e la ricetta è ancora in fase di sperimentazione, però ho gia avuto buoni risultati. La durata è di circa 1 mese, anche senza gel

Ricordate che la co2 in un acquario low cost, come scritto nel precedente post, serve ad evitare soprattutto la decalcificazione biogena... quindi se siete abituati a consultare la tabella kh/ph per determinare il valore ideale della co2... rilassatevi, con questo metodo non ci sono regolazioni, la regolazione la faremo con la quantità di lieviti da inserire inizialmente... poi farà tutto da solo

Bisogna stare attenti solo a non esagerare per avere troppa co2, quella è pericolosissima... ma in quel caso vorrebbe dire che hai letto male la ricetta, oppure che hai messo la ricetta della co2 a bassa pressione pr un acquario di 100 litri in uno di 20 litri.

Nel prossimo post vi dirò come fare l'impiantino (semplicissimo) e vi svelerò la mia ricetta... ancora da perfezionare

Però facciamo un patto: scrivete almeno 10 commenti dicendo: mi interessa!

Fino a che non vedo almeno 10 persone interessate all'argomento non scrivo niente

Altrimenti non gioco più e mi porto via il pallone! ehehehehe

Ciao

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